Attivecomeprima ONLUS

Statuto (stralcio)

Origine dell’Associazione – sede – finalità

art. 1) È costituita, con sede legale in Milano, l’Associazione denominata “Attivecomeprima Onlus”.

L’origine dell’Associazione risale al 1973, quando la stessa fu fondata da Ada Burrone, operata al seno, e dal suo chirurgo, allora Direttore Generale dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Pietro Bucalossi, insieme a medici e operatori dell’Istituto stesso e di altre Istituzioni, nonché di altre donne operate di tumore al seno, con atto notarile A/2 n. 03175 mod. 71 M. Serie F, a repertorio del notaio Nicola Russo di Milano, via Albricci n. 8, n. 30635 del 2/2/1973, registrato a Milano il 5/2/1973.

Attive Come Prima (tale era la denominazione originaria) nacque con lo scopo di sostenere umanamente e psicologicamente le donne operate di tumore al seno rafforzandone la volontà al fine di trasformare un’esperienza che potrebbe evolversi in una disarmonia di tutta la persona, in un miglioramento ottimale del suo equilibrio generale. Ebbe sede iniziale presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Nel 1983 il Comune di Milano le assegnò la sede di via Livigno 3, che fu ristrutturata con il contributo determinante della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e di altri benefattori. A partire dal 1995 detta sede passò in proprietà all’Unità Socio Sanitaria Locale, che mantenne l’assegnazione all’Associazione.

L’Associazione ha sviluppato nel corso degli anni la propria attività attraverso:

a) la raccolta di testimonianze di donne che, proprio a partire dall’esperienza della malattia, hanno saputo trovare un modo più pieno e autentico di vita;

b) la costante valutazione dei bisogni espressi da migliaia di donne che l’hanno frequentata, spinte da necessità di ordine fisico, psicologico e pratico. Queste donne, lavorando su se stesse con l’aiuto dell’Associazione, hanno voluto e saputo trovare una nuova forza per trasformare il trauma della malattia in un momento di crescita personale attraverso un maggiore equilibrio interiore e una maggiore autonomia, nella buona o nella cattiva sorte;

c) il lavoro delle fiduciarie (ex pazienti attivamente impegnate nelle attività dell’Associazione), l’impegno umano e professionale di medici, psicologi e uomini di scienza quali, tra gli altri, i professori Franco Fornari e Umberto Veronesi;

d) il sostegno economico e pratico proveniente dalle proprie associate e dai propri associati, da Enti pubblici e privati, da Aziende e da tutti coloro che, anche non coinvolti personalmente dalla malattia, hanno creduto nell’utilità del lavoro dell’Associazione.

art. 2) L’Associazione, apolitica e aconfessionale, garantisce le pari opportunità tra uomini e donne e i diritti fondamentali della persona, non ha scopi di lucro e ha le seguenti finalità:

  • aiutare la persona che vive l’esperienza del cancro attraverso un sostegno globale: umano, psicologico, fisico, medico, pratico, nel naturale processo di cambiamento che il dramma della malattia induce;
  • valorizzare le capacità di autostima e aiutarla a scoprire dentro di sé il coraggio e la possibilità di vivere pienamente la propria vita, anche indipendentemente dalla sua condizione fisica;
  • offrire una rete di risorse quanto più vasta e ricca, al fine di permettere alla persona colpita dal cancro di utilizzare tutti gli strumenti possibili al servizio del suo benessere e dei suoi bisogni, nel rispetto della sua personalità;
  • allargare, in ragione delle competenze via via acquisite, i propri interventi nel campo più generale del sostegno globale della persona che vive l’esperienza del cancro;
    realizzare iniziative rivolte al sostegno dei partner e dei familiari

 

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