Questo progetto a cura di Attivecomeprima può essere un aiuto prezioso per affrontare al meglio la malattia nel mondo del lavoro.
È noto da tempo che il lavoro è una risorsa molto importante per mantenere il contatto con la vita, anche durante le terapie oncologiche.
Da un’indagine realizzata dall’équipe di specialisti di Attivecomeprima Onlus nel 2012 è emerso che due pazienti su tre (64%) hanno perso giorni di lavoro, in media tra due e tre mesi, e che uno su tre (32%) dichiara di soffrire di sentimenti di esclusione e di marginalità.
Anche recenti sondaggi dell’AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro) hanno rilevato che il 78% dei malati di cancro ha subìto un cambiamento nel lavoro in seguito alla diagnosi, anche se il 91% delle persone malate vuole continuare a lavorare ed essere parte attiva della società.
Se è vero che oggi di cancro si guarisce di più, è anche vero che in molti casi si convive con la malattia sempre più a lungo.
Attualmente in Italia vivono tre milioni di persone con una diagnosi di cancro alle spalle e si stima che nel 2020 saranno circa quattro milioni e mezzo.
Intorno ad ognuno di loro, altre persone ne condividono la sofferenza e, di conseguenza, anche in ogni azienda il numero di dipendenti coinvolti direttamente o indirettamente in questo dramma sarà sempre più frequente.
I pazienti, smarriti e già provati fisicamente, sono spesso in difficoltà nel comunicare agli altri la loro condizione. Peraltro, i colleghi e i datori di lavoro, come del resto la maggior parte delle persone, non riescono facilmente a comprendere quel particolare tipo di sofferenza psicologica e fisica di chi si ammala, definita come fatigue nella letteratura internazionale.
Ciò nonostante, come abbiamo visto, chi vive l’esperienza del cancro sente una particolare motivazione nel voler conservare il proprio lavoro, un bene prezioso per rimanere dentro il flusso della vita.
Lavoriamo da oltre 40 anni per migliorare la qualità della vita della persona ammalata di cancro e dei suoi famigliari.
Il nostro metodo di lavoro nasce dall’incontro e dall’ascolto delle persone ammalate di cancro, dei loro famigliari e di coloro che comunque vivono al loro fianco condividendone le difficoltà e la sofferenza.
Abbiamo verificato i risultati che la nostra metodologia produce nel ridurre gli aspetti più invalidanti dell’esperienza di malattia:
Un’équipe multi-professionale e integrata permette di gestire al meglio la gamma dei bisogni che le persone esprimono, attraverso un supporto globale costituito da differenti strumenti di intervento tra loro articolati, in ambito psicologico, medico e psicofisico.
Gli aspetti traumatici riguardano da vicino anche la famiglia della persona ammalata ed è per questo che il metodo di Attivecomeprima si rivolge anche ai caregiver e ai figli adolescenti e giovani adulti.
Presidente e Medico di medicina generale
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |